Negli ultimi anni le telecamere a batteria sono diventate molto popolari perché sembrano la soluzione “facile”:
niente cavi, niente murature, le metti e partono.
Nella realtà, dopo averle viste montate e averle montate in decine di case e negozi, posso dire che funzionano bene solo in scenari specifici — e che nella maggior parte degli impianti vengono poi sostituite con sistemi cablati.
Prima di capire quando convengono, è importante sapere cosa possono e cosa non possono fare.
Cosa fanno bene le telecamere a batteria
Le telecamere a batteria sono una buona scelta quando:
- serve controllo occasionale e non sicurezza continua
- si vuole evitare lavori di muratura o passaggi cavi
- non è richiesto un archivio lungo
- non c’è praticamente mai passaggio davanti alla telecamera
- l’area è vicina al Wi-Fi
- serve una soluzione temporanea (eventi, case in affitto, cantieri provvisori)
In questi casi la comodità può avere senso.
Dove iniziano i problemi nella vita reale
I problemi emergono non il giorno 1, ma dopo qualche settimana:
- la batteria dura molto meno del dichiarato
- per risparmiare batteria la telecamera non registra sempre
- parte la registrazione con ritardo (quando la persona è già passata)
- il Wi-Fi non è sempre stabile all’esterno → notifiche assenti o incomplete
- niente AI avanzata reale (solo una sorta di “motion avanzato”)
In pratica: vanno bene per guardare, molto meno per affidarsi.
Perché le batterie nella pratica durano molto meno del dichiarato
Le schede tecniche dichiarano spesso “3-6 mesi di autonomia”, ma si tratta di test di laboratorio con 1-3 attivazioni al giorno.
Nella vita reale una telecamera esterna vede:
- persone di casa che entrano/escono più volte
- corrieri, vicini, passanti, vegetazione, ecc..
- bambini che giocano / porte che sbattono / passaggi continui
Ogni volta che la telecamera si attiva:
- si accende il sensore
- registra su SD o invia su cloud
- trasmette in rete
- invia eventuale notifica
Risultato reale: in contesti con passaggi frequenti la batteria può durare anche 2–7 giorni, non mesi.
Questo significa salire su scala, smontare, ricaricare, rimontare — ciclicamente.
Senza parlare poi di quando la telecamera è installata all’interno della nostra casa.
Il compromesso nascosto: per risparmiare batteria riducono la sicurezza
Per far durare la batteria più a lungo, molti modelli:
- disattivano la registrazione continua
- attivano il sensore con ritardo (persone già oltre il campo)
- riducono la qualità di registrazione
- limitano le notifiche per non scaricarsi
In altre parole: più si allunga la batteria, meno la telecamera “lavora”.
E se una telecamera protegge l’ingresso e “si sveglia tardi”, la funzione per cui è stata installata semplicemente viene meno.
Quando ha senso usarle e quando no
Le telecamere a batteria hanno senso quando:
- la priorità è non fare lavori (affitto, cantiere temporaneo, terreni di campagna senza alimentazione, spioncini porta)
- l’uso è saltuario e non di sicurezza vera
- ci sono pochissimi passaggi davanti alla camera (non quando so che ci passo continuamente davanti)
- l’impianto è un “coadiuvante”, non il sistema principale
- quando posso integrare un pannello solare
Non sono la scelta corretta quando:
- vuoi prevenzione, non solo registrazione
- ci sono passaggi frequenti (batteria muore in giorni)
- serve come allarme primario
- l’area è esterna e il Wi-Fi è incerto
- l’impianto deve durare anni senza manutenzione continua
In breve: sono una soluzione comoda, non una soluzione sicura.
Vuoi capire se nel tuo caso le batterie possono funzionare o è meglio evitarle?
Possiamo analizzare il posto e dirti se è un caso in cui la batteria ha senso
oppure se rischi di installare qualcosa che dopo 1 mese non userai più.
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