Il 25 maggio entrerà in vigore il nuovo decreto GDPR (general data protection regulation) che stabilirà nuove regole per la protezione della privacy.

Questo argomento toccherà tutti i tipi di protezione dei dati personali, anche nell’ambito della videosorveglianza.

Il GDPR videosorveglianza 2018 comporterà nuovi provvedimenti più severi e multe più salate nel caso vengano trasgredite le regole del trattamento.

Andiamo quindi a a vedere tutto quello che c’è da sapere per regolamentare il GPDR alla videosorveglianza.

In linea generale il nuovo regolamento include in sè il provvedimento del garante della privacy dell’8 aprile 2010 e dello Statuto dei Lavoratori. Le nuove regole inaspriscono quello che già era regolamentato ai fini di tutelare la riservatezza e la dignità delle persone.

 

Elenchiamo in modo pratico cosa esattamente bisognerebbe fare, ma rimandiamo ad una lettura più profonda dell’argomento per non rischiare di lasciare gli argomenti non approfonditi a dovere.

 

Cartello area videosorvegliata

Il nuovo regolamento GDPR videosorveglianza, sulla falsa riga del vecchio, impone che chiunque deve sapere che è presente un sistema di videosorveglianza nel luogo in cui entra. Ne consegue che dovrà essere posto il cartello area videosorvegliata in ogni area posta sotto controllo della telecamera (praticamente sotto ogni telecamera).

Il cartello deve essere posto sia se la videosorveglianza presuppone una registrazione, sia se la videosorveglianza è solo a scopo di visione.

Il cartello area videosorvegliata va compilato con il nome della società (esempio del negozio in cui è installata) che con il fine dell’installazione (esempio Tutela, Sicurezza, ecc..). Affigere il cartello senza compilarlo, è soggetto a una multa dai 2400€ in su.

 

Durata conservazione registrazioni

Pongo tra le prime posizioni questo argomento perché penso che sia importante, visto che trasgredendo a questa regola si può incorrere in multe dai 12.000€ in su.

Le registrazioni infatti, andranno ora mantenute per un tempo che va dalle 24h a massimo 72h, a meno di permessi e situazioni particolari. Per fare questo, naturalmente, non è possibile pensare di andare tutti i giorni a cancellare manualmente le riprese.

E’ bene quindi dotarsi di un videregistratore DVR con eliminazione automatica temporizzata delle riprese come quelli in vendita dalla Mondialtec di Roma. Si tratta di DVR videorveglianza con una voce nel menù che permette di scegliere la durata di conservazione delle immagini.

 

Posizionamento telecamere

Le telecamere non possono essere poste ovunque. Ad esempio, sono escluse tutte le aree come bagni, spogliatoi, ecc..

Oltre a queste posizioni, per sorvegliare altre aree private o postazioni di lavoro, queste posizioni dovranno essere precedentemente autorizzate, per garantire la dignità dei lavoratori sui posti di lavoro.

Richiedere quindi il classico permesso all’Ispettorato del Lavoro.

 

Informativa circostanziale

Accanto al classico cartello Area Videosorvegliata (detta informativa breve), va posta un’altra informativa più generica (informativa circostanziale) in aree generiche che includa la descrizione dell’utilizzo delle apparecchiature, fini e modalità di utilizzo.

 

Accesso remoto

Nonostante sia probabilmente l’argomento più interessante in ambito di videosorveglianza, in realtà effettuare la sorveglianza remota da cellulare dei luoghi di lavoro non è permesso nella maggior parte dei casi.

 

Soggetti incaricati e Modalità di accesso

Il nuovo regolamento pone l’accento sulla preparazione dei soggetti incaricati all’accesso dei dati l fine di cancellare, gestire e custodire le riprese in caso di richiesta da parte di persone che ne fanno richiesta. Occorre quindi nominare a priori un DPO (Data Protection Officer), ossia un incaricato istruito e che si fa carico della gestione dei dati.

In generale gli addetti dovranno essere pronti a gestire le situazioni in modo rapido.

Nell’informativa per l’Ispettorato del Lavoro andrà posta la modalità di accesso ed altre specifiche (che si trovano elencate nel modulo di richiesta all’ispettorato).

 

Conclusioni

La nuova regolamentazione tende a tutelare in modo più ampio e preciso tutto il panorama del trattamento dei dati sensibili. Durante i controlli bisognerà dimostrare di essersi attrezzati il più possibile per la difesa di questi dati, anche perché le eventuali sanzioni si baseranno proprio su questo.

Il 25 maggio, data di attivazione del provvedimento GDPR a livello europeo, si avvicina e consigliamo quindi a tutti di muoversi in tempo per evitare pesanti sanzioni, facilmente evitabili con poche disposizioni.

Per l‘installazione del sistema di videosorveglianza con aiuto nella compilazione della pratica, si suggerisce di rivolgersi a Mondialtec di Roma, ditta professionale nell’installazione e nella vendita di dispositivi di videosorveglianza.