Nell’installazione di un impianto di videosorveglianza, che ad occuparsi del montaggio sia un installatore o un privato fai da te, si tende molto a cercare di passare meno cavi possibili.
Un buon metodo per portare alle telecamere sia il video che l’alimentazione è tramite il cavo UTP.
Il cavo UTP CAT-5, il più utilizzato per questo tipo di installazioni, presenta al suo interno 8 fili: due di questi fili verranno utilizzati per trasportare il segnale video tramite connettori video-balun, mentre i restanti 6 fili possono essere utilizzati per l’alimentazione.
La domanda che molti si pongono è se bastano 2 soli fili per portare l’alimentazione e, se sì, a che distanze?
La sezione di un singolo filo di un cavo UTP è di 0,22 mm, il che rende possibile trasportare tensione 12 volts per piccole tratte, non più di 15-20 metri, se si vuole mantenere una buona stabilità dell’impianto.
Se dovessimo superare questa metratura, conviene in ogni caso raddoppiare la sezione di questi fili, accomunando insieme anche i restanti fili del cavo UTP: se mettiamo insieme due fili UTP, otterremo una sezione non più di 0,22 mm, ma di 0,44 mm.
Una sezione più grande ci permette una caduta di tensione più bassa e quindi una tratta più lunga.
Così via, fino ad ottenere una sezione di 0,66 mm (3 fili accomunati) con la quale però è bene sempre non spingersi troppo in là. Distanze di 60 metri potrebbero essere un limite di riferimento dopo la quale fermarsi.
Per distanze maggiori ai 60 metri, consigliamo di non utilizzare più il cavo UTP, seppur comodo, ma di cominciare a pensare a cavi da 1 mm – 1,5 mm, o addirittura portare la corrente elettrica 220 volts direttamente sotto la telecamera.
Accessori di installazione come video balun, cavo 100% rame e connettori di alimentazione possono essere acquistati dai negozi specializzati nel settore, come Mondialtec (www.mondialtec.it – Via dei Durantini, 251a Roma).